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Banca Etica e cooperative negli anni di crisi: l'andamento "anticiclico" dell'economia sociale

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Con la crisi i ricchi sono diventati più ricchi, il ceto medio si è impoverito ulteriormente. Però, fortunatamente, ad avere un andamento anticiclico non sono solo i tycoon. Ci sono anche fenomeni meno osservati, ma molto interessanti, e che, ha suggerito oggi il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, potrebbero anche dare degli spunti per azioni che favoriscano la ripresa del Paese. Poletti arriva dal mondo delle cooperative: prima di farsi nominare ministro, ha avuto il tempo di annunciare il progetto di fusione di Agci, Confcooperative e Legacoop, al momento alleate ma intenzionate a confluire in un'unica Centrale. Un progetto che aveva un perno importante nello stesso Poletti, nominato infatti per il secondo anno consecutivo presidente di Alleanza Cooperative. Stamattina, in un'intervista al Giornale Radio, il ministro ha ricordato che, negli anni della crisi, mentre molte imprese chiudevano o riducevano il personale, "il mondo delle cooperative è aumentato del 2% l'anno nell'occupazione". "Bisogna guardare a quel grande mondo dell'economia sociale e solidale, - invita il ministro - fatto da imprese no profit, associazionismo, mutue fondazioni, finanza etica, che fa lavorare circa 3 milioni di persone e che non è mai stato considerato come un elemento economico ma piuttosto come una componente sociale. Non è così: può essere un altro pezzo della nostra risposta alla crisi".

Vale per le cooperative, ma vale anche per Banca Etica, un pezzo importante di questo mondo "sociale". Banca Etica domani festeggia i primi 15 anni, presentando alla Camera dei Deputati una ricerca del Centro Studi Altis dell’Università Cattolica di Milano che misura l’impatto sociale della propria attività. L'impatto sociale, si spiega nell'introduzione all'indagine, è il "cambiamento positivo o negativo innescato dall'operato di un'organizzazione o di un'azienda". A rischio di apparire autocelebrativa, Banca Etica presenterà domani con orgoglio risultati sorprendenti, e poco importa che si tratti di una banca piccola nell'universo del credito, solo 46 milioni di capitale sociale, appena 17 filiali (anche se a breve verrà aperta la prima all'estero, in Spagna) integrate da 25 "banchieri ambulanti". Finanziando società ed enti che, in un caso su due, si erano viste chiudere la porta in faccia dalle altre banche, Banca Etica è riuscita a mantenere le sofferenze al 2,02%, contro il 7,7% della media degli istituti di credito nel 2013. Sempre nel 2013, anno particolarmente difficile per le banche, ha incrementato dell'11% la raccolta diretta contro un calo dell'1,9% a livello sistemico.

Questi i risultati economici. Ma veniamo, appunto, all'impatto sociale. Il 63% dei clienti ritiene che la collaborazione con Banca Etica abbia aumentato le proprie possibilità di fare rete, il 62% che ha permesso di valorizzare le capacità dei propri collaboratori, il 53% che abbia permesso di aumentare la motivazione del personale, il 52% di creare nuovi posti di lavoro, il 51% di aumentare il reddito e il 44% di aver conseguito un risparmio economico. Per l'82% del campione esaminato dal Centro Studi Altis il finanziamento ottenuto da Banca Etica è stato "condizione necessaria" per lo svolgimento della propria attività. Nei finanziamenti ai privati, il 12% dichiara che il credito di Banca Etica ha permesso loro di lasciare la casa dei genitori, il 2% ha potuto adottare un figlio. In campo ambientale il credito della banca ha permesso di finanziare 1.561 impianti a fonti rinnovabili, con un risparmio in termini di emissioni di CO2 di 25.626 tonnellate l’anno. E in campo culturale l’84% delle associazioni finanziate dichiara di aver potuto realizzare un maggior numero di iniziative grazie al credito, il 50% dichiara di aver potuto assumere altro personale, il 68% ritiene di aver potuto aumentare il numero dei partecipanti alle proprie iniziative. E' economia anche questa. E potrebbe valer la pena di seguire l'invito di Poletti: allargando lo sguardo, si potrebbe scoprire che ci sono modelli alternativi che funzionano.

 

 


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